Hotel Normandie |
Si entra attraversando un vecchio frigorifero o aprendo una botola che conduce nel seminterrato di un fast food. Oppure telefonanando da una vecchia cabina, tirando la catenella di un wc nella toilette di un negozio di antiquariato.
Gli speakeasy bar di oggi sono, infatti, un omaggio ai ruggenti Anni 20, raccontati da Humphrey Bogart nell'omonimo film, specchio di un'America che si sbronzava alla faccia el proibizionismo, durato ben 13 anni, durante i quali gli amanti del bere non rinunciavano a farsi un goccetto e si nascondevano in locali clandestini.
Bourbon&Braunch - San Francisco |
Come allora, per entrare serve una parola d'ordine, inviata al momento della prenotazione, oppure un invito. Alcuni hannop regole molto ferree. Dall'obbligo di parlare sottovoce al divieto di approcciare le donne. Per scovarli bisogna aguzzare la vista e cogliere un segno: una vecchia insegna, una lanterna accesa sopra un portone.
La tendenza è partita dagli Stati Uniti. A Los Angeles, per esempio, per raggiungere il Walker Inn bisogna passare da una porta segreta dentro al The Normandie Club, un bar in Koreatown, citofonare e mostrare la prenotazione.
Per accedere al The Varnish si deve prima ordinare un dip sandwich al Cole's French Dip, poi, sperare che si liberi un posto nel secret bar.
Back Room Bar - New York |
Per entrare al Bourbon&Braunch di San Francisco bisogna camminare in O'Farrell Street alla ricerca del cartello Anti-Saloon League. Questo Speakeasy ha ben cinque secret room e password svelate solo a chi prenota.
A New York l'unico indizio per trovare l'ingresso del Back Room Bar è un cartello con la scritta Lower East Side Toy Co inchiodato sulla scala del seminterrato: la porta è la stessa che si usava per accedervi otto anni fa e la password viene spifferata sulla pagina Facebook.
Death&Co |
Vietato dimenticarsela anche quando ci trova di fronte all'entrata dell'Apotheke, un ex fumeria di oppio a Chinatown: qui la parola magica si scopre seguendo l'account twitter del locale. A East Village, invece, il Blind Barber di giorno fa barba e capelli, di notte sofisticati cocktail, mentre il Death&Co si nasconde dietro un portone in legno con targa in ottone e un doorman da convincere.
The Mayor of Scardey Cat Town - Londra |
Ha un che di romanzo noir il secret bar Evans&Peel Detective Agency, dentro la sede dell'omonima agenzia investigativa in West London. Si prenota una consulenza e il detective deciderà se accettare la richiesta.
Moonshiner - Parigi |
La tenedenza è arrivata anche in Italia. A partire dalla capitale. Al 30 di Vicolo Cellini ecco il Jerry Thomas, che quest'anno si è piazzato tra i primi venti nella classifica 50 World' Best Bar. Si prenota solo via telefono e, per entrare, si dive rispondere alla domanda che si trova sul sito thejerrythomasproject.it.
Flask - Shanghai |
A Shangai, è nuovo il Flask: l'ingresso è una vending machine in un sandwich shop nel distretto Xuhui.
Mentre a Hong Kong, tra le bancarelle di un mercato in Graham Streetm si nasconde la porta dello 001: se si entra, è vietato bere in piedi.
Nessun commento:
Posta un commento