Fiume Treja |
Il Parco Regionale Valle del Treja, istituito nel 1982, interessa un territorio di circa 650 ettari situato nel medio tratto del fiume Treja, affluente di destra del Tevere.
Ricade nei Comuni di Mazzano Romano e Calcata, rispettivamente nella Provincia di Roma e in quella di Viterbo.
Il territorio del Parco è fortemente caratterizzato dal paesaggio delle forre, pareti verticali scavate nelle rocce vulcaniche dalle acque del fiume, circondate da dolci rilievi collinari coltivati a seminativi, orti, vigneti, uliveti e noccioleti.
Il corso del fiume, nei punti di maggiore consistenza delle rocce in cui è scavato l'alveo, è interrotto da suggestive cascate grandi e piccole, tra cui spiccano quelle di Monte Gelato, in corrispondenza delle quali sorge un antico mulino ad acqua.
Mola di Monte Gelato |
L'area per oltre la metà è coperta da boschi, quasi tutti di proprietà pubblica. La formazione vegetale più comune è quella dei boschi misti di querce, quali cerro e roverella, insieme ad acero, carpino e nocciolo. Lungo il corso d’acqua prevalgono le specie igrofile, ossia amanti dell’acqua, quali salici, pioppi e ontani, mentre sul bordo delle forre dominano le specie più termofile, quelle che amano gli ambienti più caldi, come lecci e bagolari.
Nel “cuore” del Parco è presente una importante area archeologica. I più antichi reperti archeologici trovati nella zona risalgono all’età del bronzo (1440-1200 a.C.). La grande estensione delle numerose necropoli (dal IX-VIII secolo a.C. fino al IV-III secolo a.C.) attesta la presenza di un centro di rilevante importanza e grandezza, il cui nucleo più antico è stato individuato ai piedi della collina di Narce. I numerosi reperti rinvenuti nelle necropoli sparse in tutto il territorio del Parco e nelle sue immediate vicinanze testimoniano una grande e antica vivacità culturale. Attualmente gran parte degli oggetti recuperati nelle numerose campagne di scavo condotte tra la fine dell’800 ed i primi decenni del secolo scorso sono esposti al Museo Archeologico di Civita Castellana e al Museo Nazionale di Villa Giulia, a Roma. Ancora oggi nel Parco è possibile ammirare i resti di numerose tombe, delle vie di comunicazione, dei cunicoli costruiti a scopo idraulico e di fortificazioni erette a difesa dell’antica città di Civita Castellana, famosa per essere stata, in epoca preromana, la capitale della popolazione dei falisci. Ai piedi dell’altura di Monte Li Santi, a pochi metri dalla sponda destra del Treja, sono visibili i resti di un antico edificio monumentale adibito probabilmente al culto della fertilità femminile.
Il Parco Valle del Treja è visitabile in tutte le stagioni; il percorso lungo il fiume, con i suoi mulini e cascate, è particolarmente suggestivo e denso di significati ambientali, ma anche ricco di scorci e paesaggi di rara bellezza. I piccoli centri di Mazzano Romano e Calcata sono celebri per le loro caratteristiche posizioni, per le viuzze dei centri antichi, per i panorami particolarissimi.
Come raggiungere il parco:
In auto:
Dal Grande Raccordo Anulare:
- percorrere la Strada Statale n. 2 Cassia bis Veientana fino al km 35, girare a destra e proseguendo per 12 km si attraversa Mazzano Romano e si giunge quindi a Calcata;
- percorrere la Strada Statale n. 3 Flaminia fino a Rignano Flaminio, da qui si prosegue per Faleria e quindi Calcata.
Per chi proviene da nord sull'Autostrada del Sole (A1):
- uscire a Magliano Sabina, da qui si prosegue per Civita Castellana, Faleria e quindi Calcata.
Per chi proviene da sud sull'Autostrada del Sole (A1):
- immettersi sul Grande Raccordo Anulare (Gra) e uscire sulla Cassia bis Veientana (uscita n. 5) - percorrere la Strada Statale n. 2 Cassia fino al km 35, girare a destra e proseguendo per 12 km si attraversa Mazzano Romano e si giunge quindi a Calcata;
OPPURE:
- dopo l’uscita di Valmontone proseguire sull’autostrada e girare a destra sulla Bretella autostradale per Roma Nord (direzione Firenze), uscire a Ponzano Romano, proseguire per Rignano Flaminio, quindi per Faleria e Calcata.
In autobus:
- Le partenze si effettuano dai capolinea CO.TRA.L di Saxa Rubra a Roma e di via Lepanto a Roma.
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