sabato 22 novembre 2014

L'altra faccia della montagna: viaggio tra le discipline estreme della nuova stagione invernale

Cascate di ghiaccio e torrenti congelati. Terreni instabili e raffiche di vento indomabili. E, poi, temperature polari, metri di neve fresca, laghi ghiacciati e piste battute che diventano lucide e taglienti come schegge di vetro.
Sono queste le condizioni estreme che si trasformano in un'attività in parco giochi per freerider, scalatori e sciatori che non tollerano gli impianti tradizionali. Ovvero, quella categoria di sportivi che è alla costante ricerca di avventura. 
E' l'altra faccia della montagna, quella extreme, quella a cui bisogna guardare con un certo timore riverenziale perché il rischio di rompersi l'osso del collo è sempre da mettere in conto. Le discipline della nuova stagione fredda si ispirano alle imprese di professionisti dello sport estremo per vocazione. Ma vediamo quali sono e dove si praticano.

FAT BIKING

FAT BIKING
E' l'evoluzione della mountain bike. Una nuova avventura che non si limita a una scampagnata estiva. Le ruote della fat bike sono larghe fino a 5 pollici (come quelle di una moto da trial) e la pressione delle gomme non supera i 0,5 bar, caratteristiche indispensabili per galleggiare sulla neve fresca e avere la miglior presa sul terreno ghiacciato.
In sella a queste due ruote non si passa inosservati. Si può pedalare senza pericolo sui sentieri tracciati per le ciaspole o, dove è consentito, sulle piste da sci di fondo.
Oppure, se si cerca adrenalina in più, ci si può lanciare lungo pendii ghiacciati o su neve fresca.
La fat bike si noleggia (a circa 30 euro al giorno) o la si compra on line (i modelli base partono da 800 euro).  Da provare la discesa notturna dopo aver arrancato sulle piste da sci la tramonto, quando gli impianti sono chiusi. (http://www.bikecafe.org/).

SNOWKITE

SNOWKITE
Chi pratica questa disciplina deve sapere che ci si può far trascinare anche in salita. Quindi, niente skypass con cifre da capogiro e code alla seggiovia. Occorre, però, sapere che per controllare il kite, seguendo la traiettoria del vento, ci vuole una certa esperienza. Ecco perché servono almeno un paio di lezioni con lo snowboard ai piedi e il bilancino che controlla la vela tra le mani. 
A Sankt Moritz, dove si pratica sul lago di Silvaplana, ma anche al Passo del Tonale, dove si prendono lezioni da 3 o 6 ore al giorno a partire da 120 euro incluso il noleggio attrezzatura. (www.snowkitetonale.it).

ICE SAILING

ICE SAILING
Per chi non può fare a meno della vela sotto zero, questa disciplina è l'ideale. Qualcuno lo chiama ice flying perché si vola sul ghiaccio a bordo di uno scafo a vela monoposto alla cui carena sono stati applicati dei pattini in acciaio.
Le sottili lamine permettono di schizzare come frecce sul lago ghiacciato spinti dal vento che consente di raggiungere anche i 100 km/h, con il rischio che la superficie ghiacciata si trasformi in un autoscontro. Si pratica in Nord Europa, ma le prime vele sono state avvistate sul lago del Passo Resia. 
(www.schoeneben.it). 

SNOWSCOOT

SNOWSCOOT
Ha il manubrio di una Bmx, ma al posto delle ruote ha due snowboard indipendenti che permettono a questo nuovo giocattolino invernale di derapare sulla pista da sci e compiere evoluzioni sulla neve fresca. Prima, però, meglio fare un pò di pratica su una pista baby.
Lo snowscoot si noleggia nella maggior parte delle stazioni sciistiche (a partire da 30 euro per mezza giornata) oppure si acquista on line: il modello base costa circa 900 euro.   (www.snowscoot.com). 
 
BOARDING IN GHIACCIAIO

BOARDING IN GHIACCIAIO
Occorre una certa dose di follia per immergersi nelle acque di un fiume che nasce da un ghiacciaio, dove l'unico appiglio è una tavoletta da hydrospeed e il timone sono le pinne ai piedi. La corrente è forte e il freddo si sente anche sotto un doppio strato di muta. Si rischiano ipotermia e annegamento. A scaldare il sangue ci pensa l'adrenalina che, tra curve ghiacciate e velocità da slittino olimpionico, rende la discesa mozzafiato. Dai ghiacciai svizzeri ai fiumi del Trentino, dalle Apli ai Pierenei, la guida è obbligatoria.
(www.experience-canyon.com).

ICE CANYON

ICE CANYON
Ci si cala in doppia cordata tra le cascate semicongelate, ci si arrampica con piccozze e ramponi su pareti di ghiaccio cristallino. L'ice canyoning è per gente preparata, che conosce tutti i tipi di ghiacciaio. Il rischio è di finire in un crepaccio o di essere travolti da una slavina di neve e acqua.
Per questo, bisogna affidarsi a guide esperte per un corso di iniziazione che comprende le nozioni base: dalla scelta dell'attrezzatura ai sistemi di sicurezza, fino alla scelta del tracciato per la discesa: 290 euro è il costo dei due giorni di corso a Courmayeur.
(www.guidecourmayeur.com).
 

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