Tra i fari storici che punteggiano la costa croata dall'Istria a Dubrovnik, undici si possono affittare come case di vacanza. In Croazia ci sono abbastanza fari da accontentare tutti i gusti: situati su un tratto della costa, aggrappati ad un promontorio, lontani su un isolotto in mezza all'Adriatico. Durante l'alta stagione turistica vanno prenotati per almeno una settimana, negli altri periodi dell'anno (da fine settembre a maggio) anche solo per un weekend. Uno dei più antichi è il faro Savudrija (o Salvore) che si trova in Istria a solo 56 km a sud di Trieste. Circondato da un alone romantico e malinconico, come si addice a tutti i luoghi leggendari, fa da sentinella alle navi da quasi 200 anni. Si racconta che il principe von Metternich si innamorò di una bellissima ragazza a un ballo a Vienna e per lei volle costruire un nido d'amore. Ma la donna morì prima che l'opera fosse terminata. Il principe non vi mise mai più piede, anche se ancora oggi qualcuno afferma di sentire i passi dell'uomo che, disperato, cerca la sua amata.
Se invece si cerca il silenzio assoluto conviene raggiungere l'isolotto di Porer, poco più di uno scoglio a due chilometri e mezzo dalla terraferma. Qui potete farvi raccontare qualche storia affascinante dal guardiano del faro. Ma niente distoglierà dall'ammirare uno dei più bei tramonti dell'Adriatico. Con gli occhi sott'acqua invece si scoprono i resti di vecchie imbarcazioni imprigionate nei banchi di sabbia del fondale e persino le orme di un dinosauro. Lasciato l'isolotto è d'obbligo passare per il promontorio di Kamenjak: un'oasi naturale con 530 specie di fiori e piante. Profumi di lavanda e rosmarino accompagnano invece le notti trascorse al faro di Punta Marlera, sulla punta sudorientale dell'Istria. Per 4 chilometri, intorno alla torre alta 9 metri, ci sono solo mare e natura selvaggia. La mattina la sveglia la danno i gabbiani, ci si affaccia e si gode la splendida vista sulle isole di Cherso e Lussino prima di andare a fare un tuffo nella piccola baia nascosta lì vicino.
Da non perdere una gita all'isola di Levan, con una bella spiaggia, mentre la sera si può visitare il piccolo villaggio di Liznjan (Lisignano). E se si vuole un pò di vita c'è sempre Pola a 10 chilometri.
Totalmente circondato da un pineta è il faro di Veli Rat, uno dei più affascinanti dell'Adriatico. Si trova sull'isola di di Dugi Otok, solitario su un promontorio del versante settentrionale. La torre alta ben 40 metri, dal 1849 svetta sul mare e sulle baie incontaminate di quest'isola che dista 35 chilometri da Zara. Una volta scesi dalla torre è possibile visitare il Parco Nazionale delle Incoronate, 89 tra isole, isolette e scogli sparpagliati magicamente qua e là in mare. Ci si imbarca a Sali, sul lato opposto dell'isola rispetto al faro. Quando avvistate Vela Sestrica, a nord del parco, sarà il faro di Tajer a farvi da guida. E' lui il padrone di quest'isola, che per il resto è disabitata. Da Murter, invece, si approda sull'isolotto di Prisnjak dove, camminando tra pini e muretti a secco, si varca la soglia del faro: non c'è il guardiano, ma in compenso il capitano che vi traghetta e felice di intrattenervi raccontando storie e leggende.
Sono invece gli autentici guardiani del faro a farvi da guida se scegliete di pernottare sulla meravigliosa isola di Susac: l'esperto Ive e il giovane Tomi, uniche presenze viventi a eccezione di qualche pecora, vi faranno esplorare l'isola raccontandovi la storia di ogni scoglio. Compresa la grotta attraverso cui, dal mare, si può raggiungere a nuoto un piccolo lago. A piedi, invece, sempre seguendo l'indicazione di chi questa isola la conosce bene, si arriva alle calette più nascoste. Il faro di Susac si contende il primato di faro più suggestivo e solitario con quello di Palagruza, sull'omonima isola, che si erge a sentinella in mezzo al mare tra il Gargano e Spalato. Da qui per raggiungere il primo barlume di civiltà ci vogliono almeno due ore di barca.
A picco sul mare, quasi sull'orlo del precipizio, si erge, invece, il faro di Struga, vedetta da secoli dell'isola di Lastovo un pò più prossima alla terraferma. Qui abita, si può dire da sempre, la stessa famiglia: da tre generazioni i guardiani del faro vigilano sulle imbarcazioni e ora si prendono cura anche degli ospiti. Una bella camminata vi porterà fino al paesino di Lastovo, con le sue casette e i camini caratteristici, e fino alla baia di Zaklopatica, da non perdere.
Spicca su una terra bassa e piatta il faro di Plocica.
Intorno non c'è altro. Tra Korkula e Hvar, quest'isola è un altro angolo di paradiso per chi ama la solitudine e la pesca. E il faro è un ottimo rifugio. Più turistico è il faro di Grebeni, non a caso appiccicato alla città di Dubrovnik: la mattina si fa colazione sulla solitaria terrazza, la serva vita mondana sulla costa.
Totalmente circondato da un pineta è il faro di Veli Rat, uno dei più affascinanti dell'Adriatico. Si trova sull'isola di di Dugi Otok, solitario su un promontorio del versante settentrionale. La torre alta ben 40 metri, dal 1849 svetta sul mare e sulle baie incontaminate di quest'isola che dista 35 chilometri da Zara. Una volta scesi dalla torre è possibile visitare il Parco Nazionale delle Incoronate, 89 tra isole, isolette e scogli sparpagliati magicamente qua e là in mare. Ci si imbarca a Sali, sul lato opposto dell'isola rispetto al faro. Quando avvistate Vela Sestrica, a nord del parco, sarà il faro di Tajer a farvi da guida. E' lui il padrone di quest'isola, che per il resto è disabitata. Da Murter, invece, si approda sull'isolotto di Prisnjak dove, camminando tra pini e muretti a secco, si varca la soglia del faro: non c'è il guardiano, ma in compenso il capitano che vi traghetta e felice di intrattenervi raccontando storie e leggende.
Sono invece gli autentici guardiani del faro a farvi da guida se scegliete di pernottare sulla meravigliosa isola di Susac: l'esperto Ive e il giovane Tomi, uniche presenze viventi a eccezione di qualche pecora, vi faranno esplorare l'isola raccontandovi la storia di ogni scoglio. Compresa la grotta attraverso cui, dal mare, si può raggiungere a nuoto un piccolo lago. A piedi, invece, sempre seguendo l'indicazione di chi questa isola la conosce bene, si arriva alle calette più nascoste. Il faro di Susac si contende il primato di faro più suggestivo e solitario con quello di Palagruza, sull'omonima isola, che si erge a sentinella in mezzo al mare tra il Gargano e Spalato. Da qui per raggiungere il primo barlume di civiltà ci vogliono almeno due ore di barca.
A picco sul mare, quasi sull'orlo del precipizio, si erge, invece, il faro di Struga, vedetta da secoli dell'isola di Lastovo un pò più prossima alla terraferma. Qui abita, si può dire da sempre, la stessa famiglia: da tre generazioni i guardiani del faro vigilano sulle imbarcazioni e ora si prendono cura anche degli ospiti. Una bella camminata vi porterà fino al paesino di Lastovo, con le sue casette e i camini caratteristici, e fino alla baia di Zaklopatica, da non perdere.
Spicca su una terra bassa e piatta il faro di Plocica.
Intorno non c'è altro. Tra Korkula e Hvar, quest'isola è un altro angolo di paradiso per chi ama la solitudine e la pesca. E il faro è un ottimo rifugio. Più turistico è il faro di Grebeni, non a caso appiccicato alla città di Dubrovnik: la mattina si fa colazione sulla solitaria terrazza, la serva vita mondana sulla costa.
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