Scavi di Pompei |
Pompei, scavata per circa quattro quinti del suo territorio urbano, è il sito archeologico più suggestivo e famoso del mondo. Il centro romano che si visita oggi è in realtà "figlio" di un altro, più antico, fondato all'inizio del VI secolo a.C. dagli Osci, genti italiche cui si sovrapposero successivamente i Sanniti.
La città italica ha lasciato moltissime tracce di sé. L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. seppellì la città sotto una coltre di cenere e lapilli spessa 6-7 metri. La maggior parte degli abitanti, fuggiti dalle case, trovarono la morte sul litorale. I pochi rimasti, nella vana speranza di salvarsi nei sotterranei delle abitazioni, morirono asfissiati: i calchi dei loro corpi in agonia, ottenuti colando gesso liquido nelle cavità lasciate dai corpi nello strato di cenere, sono una commovente testimonianza della tragedia.
Capitolium |
Passeggiare per gli scavi pompeiani è un’esperienza unica.
E’ come compiere un viaggio nel tempo: si respira l’atmosfera della vita nell’antichità, quella pubblica, e soprattutto quella privata. L’aspetto più sorprendente infatti è l’alto numero di case, lussuose o umili, conservate con tutto il corredo di botteghe, osterie, forni.
Ancora più impressionante il fatto che molte suppellettili, nonostante gli anni passati, siano rimaste intatte, permettendoci di penetrare gli aspetti più intimi della vita degli antichi.
D’estate la Soprintendenza Archeologica di Pompei, in collaborazione con la Regione Campania e l’Assessorato ai Beni Culturali, organizza passeggiate notturne negli scavi.
Lungo il percorso vengono svelati i luoghi più suggestivi della Pompei notturna, con il sottofondo delle musiche di Ennio Morricone. Uno spettacolo multimediale ricostruisce le drammatiche fasi dell’eruzione.
Tempio di Vespasiano |
Il Foro era il centro politico, amministrativo e commerciale della città: una grande piazza rettangolare (38x142 metri), pavimentata in travertino e cinta su tre lati da un porticato. Sulla piazza si affacciano il Capitolium (il tempio dedicato a Giove), il Tempio di Apollo, costruito attorno al III sec. a.C. e formato da un portico con 48 colonne ioniche, e la Basilica, il più importante edificio pubblico, sede del tribunale e centro della vita economica.
Sul Foro si affacciano anche il Tempio di Vespasiano, dedicato al culto imperiale, i Granai dove si raccoglievano i cereali per la vendita, e il Macellum, il mercato coperto dei generi alimentari freschi, come carne e pesce, con tabernae (cioè botteghe) all’interno. Vicino si trovano le Terme del Foro, divise in sezione maschile e femminile, con il riscaldamento centrale in comune.
Casa del Fauno |
La più importante arteria cittadina era la via dell’Abbondanza (il nome è moderno, come tutti quelli di Pompei), su cui si affacciavano botteghe artigiane, osterie, locande, tintorie.
Su questa strada si trovano le Terme Stabiane, il più antico impianto pompeiano. Vicino c’è il notissimo lupanare, un edificio a due piani la cui destinazione è rivelata da esplicite pitture erotiche e dai graffiti.
Tra le abitazioni, la casa del Fauno è la più bella per l’eleganza delle sue architetture e per i famosi mosaici che la impreziosivano come quello raffigurante “La battaglia di Alessandro e Dario”, un capolavoro oggi al Museo Archeologico di Napoli.
La casa dei Vettii è celebre per gli splendidi affreschi che adornano le pareti; apparteneva a due mercanti, Aulo Vettio Restituto e Aulo Vettio Conviva. Dalla casa di Menandro, che deve il suo nome a una pittura raffigurante il commediografo greco Menandro, proviene una ricchissima collezione di suppellettili d’argento di qualità eccezionale (oggi al Museo Archeologico di Napoli).
Villa dei Misteri |
Uno dei più importanti edifici di Pompei è la Villa dei Misteri, celebre soprattutto per i suoi dipinti.
Il più conosciuto è il grandissimo affresco che dà il nome alla casa: ventinove figure a grandezza naturale raffigurate a colori vivaci su fondo rosso, forse una scena d’iniziazione al culto dionisiaco o ai misteri orfici.
Al Foro si contrappone il quartiere dei teatri, cuore pulsante delle attività culturali e religiose pompeiane, realizzato nel II secolo a.C. Nel quartiere dei teatri sono tornati alla luce il Teatro Grande, dove d’estate si organizzano spettacoli, ed il piccolo Odeion. Vicino, il bel Tempio di Iside. Un’epigrafe dimostra che l’Anfiteatro, che ospitava giochi tra gladiatori e lotte con gli animali, è il più antico tra quelli che conosciamo.
Accanto all’Anfiteatro c’è la Palestra Grande, costruita sotto Augusto e usata per gli esercizi ginnici. Consiste in una vasta area quadrata circondata da portici, con al centro una piscina attrezzata anche per i tuffi.
Tempio di Iside |
Particolarmente emozionante al tramonto la visita alla via dei Sepolcri, la strada fiancheggiata da monumenti funebri che conduceva verso Ercolano. La visita agli scavi di Pompei richiede almeno una giornata.
Oggi Pompei è una moderna realtà con le sue strutture turistiche, alberghi, campeggi, ristoranti, pizzerie, bar, pub e negozi vari.
E’ una città cosmopolita, meta di un notevole flusso turistico dall’Italia e dall’estero. Molti di questi turisti che soggiornano in città non solo la visitano, ma la utilizzano anche come base per le loro escursioni, nelle tante e vicine località turistiche, facilmente raggiungibili sia con il proprio veicolo che con il trasporto pubblico.
Con decreto del 1997 Pompei è stata iscritta nell’albo dei siti che sono ritenuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.
Vicino Pompei, all’interno dell’attuale territorio comunale di Torre Annunziata, a Oplontis, antico quartiere suburbano di Pompei, distrutto dall’eruzione del 79 d.C., è stata ritrovata una villa forse appartenuta a Poppea Sabina, seconda moglie dell’imperatore Nerone.
Si tratta di uno dei più grandiosi e meglio conservati esempi di villa d’otium (metà del I sec. a.C.). In parte abbandonata all’epoca dell’eruzione, perché in restauro a causa del terremoto del 62 d.C., la villa per la decorazione e la bellezza del panorama non aveva nulla da invidiare alle residenze imperiali. L’apparato decorativo di sculture e splendidi affreschi è strabiliante.
Nessun commento:
Posta un commento