Las Vegas Lodge |
Mountain Chalet Obertreyen |
Mignon, romantici, essenziali, ma con tutti i confort. sono i nuovi paradisi ad alta quota. Tra spa, champagne, piatti tipici e paesaggi da fiaba. E' il rifugio neoslow per chi arriva in ciaspole, per chi ama il fuori pista, il fondo e le altre specialità da meditazione. Il nuovo rifugio deve essere in alto, molto in alto, inseguendo la neve fresca, il silenzio, la bellezza.
Il Las Vegas Lodge può essere considerato il precursore di questa nuova tendenza. L'idea è venuta a Ulli Crattolave, gloria dello sci locale: una baita tradizionale landina che guarda l'Alta Val Badia dall'alto di 2.050 metri e si raggiunge solo in sci o ciaspole tra i boschi, ma svela all'ospite il wi-fi, schermi piatti, un ristorante gourmand, un design tutto legno, pietra e camino che si declina in forme "funky" con linee contemporanee, gran vetrate con vista piste e sgabelli da cocktail bar newyorkese. Dieci le camere, tutte matrimoniali di stile.
Il Las Vegas Lodge può essere considerato il precursore di questa nuova tendenza. L'idea è venuta a Ulli Crattolave, gloria dello sci locale: una baita tradizionale landina che guarda l'Alta Val Badia dall'alto di 2.050 metri e si raggiunge solo in sci o ciaspole tra i boschi, ma svela all'ospite il wi-fi, schermi piatti, un ristorante gourmand, un design tutto legno, pietra e camino che si declina in forme "funky" con linee contemporanee, gran vetrate con vista piste e sgabelli da cocktail bar newyorkese. Dieci le camere, tutte matrimoniali di stile.
AlmHotel Col Raiser |
Il primo è il Sunny Valley di Santa Caterina Valfurva, massiccia baita di grandi tronchi, stile Yukon, che sembra guardare da sempre la valle dall'alto, e invece è stato appena assemblato. In pieno Parco Nazionale dello Stelvio: siamo a 2.775 metri sul mare tra l'Ortles-Cevedale e l'Adamello dal capo ghiacciato. Il legno è il kelo, pino lappone cresciuto almeno cento anni, la pietra è locale, il ristorante ruota intorno al gran camino per le grigliate.
Il secondo è il nuovo Solden Ice-Q, ristorante alpino di cristallo sulla cima del Gaislachkogl a Solden in Austria. Oggi, la più alta tavola gourmand delle Alpi: raffinata e colorata cucina del territorio con supervista a 3.040 metri.
Lej da Staz |
Un esempio? Il Bivacco Gersutti, sigaro ipercromatico in bilico sotto la Grandes Jorasses, versante nord del Bianco a 2.853 metri.
Un altro esempio? Il Vuerich, capanna di legno e metallo appena inaugurata in cima al Foronon del Buiz, sopra Udine. Entrambi vanno ad energia solare e in entrambi si dorme gratis.
Mazot Les Tines |
Petit Nid |
Un opzione più semplice ed economica? Nella defilata Valtournenche valdostana, in stile locale, dai legni ai tessuti, dai menù al dialetto dei proprietari, il Petit Nid, nella minuscola frazione di Evette, ha innumerevoli fan, specie tra i patiti del Nordic winter walking. I proprietari offrono la colazione in costumi regionale.
Petit Marmotte |
Ma il luogo ancora più indicato per il perfetto week end d'amore è collocato sull'altro lato dell'Arco alpino, tra gli chalet del villaggio di Almdorf, a Seinerzeit, in Austria, non lontano dal confine friulano: La Baita matrimoniale. Praticamente casa Heidi, ma col piumone, la doccia caldissima e lo champagne. Meravigliosamente sospesa su un albero a qualche metro dalla neve e dal resto del Pianeta.
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