giovedì 26 maggio 2016

Roma: i musei da non perdere

MAXXI
MAXXI
E' l'ultimo nato a Roma. MAXXI, sta per Museo Nazionale delle arti del XXI secolo. L'edificio, disegnato dall'archistar Zaha Hadid, ha cambiato il volto di un intero quartiere della città, il Flaminio svelando un interesse, finora sconosciuto in Italia, per il turismo legato all'arte contemporanea. Inaugurato il 30 maggio 2010, il MAXXI è già stato visto da 745.000 visitatori. La struttura, in cui la luce gioca un ruolo determinante, è indubbiamente un'attrazione ma il museo ospita, nei suoi 11.000 metri quadrati di superficie espositiva una collezione permanente di prima qualità, e mostre di respiro internazionale. Al MAXXI sono esposte opere, tra gli altri, di Alighiero Boetti e Francesco Clemente, Mario Merz e Gerhard Richter, Francesco Vezzoli e William Kentridge. C'è anche l'intera sala che Giuseppe Penone presentò nel 2007, con grande successo alla Biennale di Venezia. Da non mancare è l'installazione di Anish Kapoor, un'opera che colpisce lo spettatore puntando su una seduzione gentile e raffinata. Al MAXXI, che organizza anche mostre di architettura e design, sono conservati anche gli archivi di grandi maestri come Aldo Pier Luigi Rossi. Molto frequentata è la piazza di accesso al museo, dotata di collegamento wi-fi, e in pochi mesi il ristorante è diventato uno dei luoghi preferiti dai romani per il brunch domenicale.

Info:
Indirizzo: Via Guido Ren 4/a, tel. 0639967350; fondazionemaxxi.it
Biglietto: 11 € (ridotto 8 €, minori di 14 anni gratis)
Orario: 11-19; sabato 11-22. Chiuso Lunedì

MACRO
MACRO
Nato nel 1999 a due passi da Porta Pia, nel quartiere Nomentano, dalla riconversione e restauro di quelli che, fin dai primi del Novecento, erano gli stabilimenti della birra Peroni, il MACRO, Museo d'arte contemporanea di Roma, è stato recentemente ampliato con un intervento dell'archistar Odile Decq, vincitrice nel 2001 del concorso internazionale bandito dal Comune di Roma. Da dicembre 2010 dispone così di quasi 4500 metri quadrati di spazio espositivo, che ospita installazioni e mostre di artisti di fama internazionale. Qui hanno esposto star del panorama artistico internazionale del calibro di Tony Cragg, Ernesto Neto, Flavio Favelli e Tomas Saraceno. Il MACRO possiede anche un'eccellente collezione permanente, 600 opere di artisti del dopoguerra e delle ultime generazioni che vengono proposte a rotazione, attraverso percorsi tematici.
Da non perdere l'installazione dell'artista francese Daniel Buren, Danza tra triangoli e losanghe per tre colori, creata appositamente per il MACRO. La seconda sede del museo, MACRO Testaccio, si trova in due padiglioni nel complesso ottocentesco dell'ex Mattatoio (piazza Orazio Giustiniani 4, aperto dalle 16 alle 22, tranne il lunedì), uno dei più importanti esempi di archeologia industriale di Roma.
Info:
Indirizzo: Via Nizza, 138, tel. 060608; macro.roma.museum
Biglietto: 11 € (ridotto 9 € per under 25 e over 65)
Orario: 11-19; sabato 11-22.

Galleria SPADA
Galleria Spada
E' ospite di uno dei più bei palazzi della Roma cinquecentesca, nei pressi di Piazza Farnese. Vi è esposta la collezione del cardinale Bernardino Spada, con opere di Artemisia e Orazio Gentileschi, Andrea de Sarto, Tiziano e Mattia Preti. Insieme a importanti mobili d'epoca, sono qui conservati anche due ritratti del cardinale, capolavori realizzati intorno al 1631 dal Guido Reni e dal Guercino.
Alla Galleria Spada si trova anche il bozzetto dell'affresco eseguito dal Baciccio per la volta della navata della chiesa del Gesù. che dista poche centinaia di metri. 
Ma il fiore all'occhiello è la stupefacente galleria prospettica di Francesco Borromini. Sembra lunga 30 metri, e il busto collocato in fondo appare monumentale. In realtà è lunga solo 9 metri. Sveliamo il segreto: il pavimento è in salita, le pareti convergono e l'altezza delle colonne decresce verso il fondo.

Info:
Indirizzo: Piazza Capo di Ferro, 13, tel. 066861158; galleriaspada.beniculturali.it
Biglietto: 5 € (ridotto 2,50 €; gratis per under 18 e over 65)
Orario: 8,30-19.30. Chiuso Lunedì

Galleria BORGHESE
Galleria Borghese
Anche se nel 1807 Camillo Borghese vendette a Napoleone 514 pezzi archeologici tra statue, busti, bassorilievi, colonne e vasi di epoca romana, oggi al Louvre, è difficile trovare un altro museo che abbia la stessa concentrazione di capolavori. Artefice della collezione, fu all'inizio del Seicento, il cardinale Scipione Borghese, nipote di Paolo V
Nel 1607 il papa gli fece assegnare 107 dipinti confiscati a un pittore di successo, il Cavalier d'Arpino, accusato per il ferimento di un'artista, il Pomarancio. C'erano anche due capolavori giovanili di Caravaggio, il Bacchino malato e il Ragazzo con il canestro di frutta, che raggiunse così, nelle sale del Casino Borghese, la Madonna dei Palafrenieri, che aveva dipinto per la Basilica di San Pietro, il superbo Davide con la testa di Golia, il San Girolamo e il San Giovanni Battista. 
Un altro capolavoro, la Deposizione di Raffaello, fu trafugato nel 1608, per volere di Scipione Borghese, dal convento perugino di San Francesco a Prato. Si trova in buona compagnia: qui ci sono dipinti celebri come la Dama col liocorno di Raffaello, la Danae del Correggio, L'Amor Sacro e l'Amor Profano di Tiziano e lo scandaloso ritratto in marmo di Paolina Bonaparte, eseguito da Antonio Canova. Insieme ad altri quadri straordinari, di Antonello da Messina, Lucas Cranach, Dosso Dossi e Sandro Botticelli, imperdibili capolavori in marmo che un giovanissimo Gian Lorenzo Bernini scolpì tra il 1620 e il 1625.

Info:
Indirizzo: piazzale del Museo Borghese, 5, tel. 0632810; galleriaborghese.beniculturali.it
Biglietto: 8,50 € (ridotto 5,25 €; under 18 e over 65 2 €)
Orario: 9-19. Chiuso Lunedì

Galleria Doria Pamphilj
Galleria Doria Pamphilj
La collezione della Galleria Doria Pamphilj comprende oltre 400 opere, molte delle quali conosciute in tutto il mondo. Tra le più antiche, si segnalano una magnifica Annunciazione dipinta da Filippo Lippi tra il 1445 e il 1450 e una tela giovanile di Tiziano che raffigura Salomè con la testa del Battista. 
Tra le opere imperdibili del Seicento, figurano due tele del Caravaggio (la Maddalena penitente e il Riposo durante la fuga in Egitto, entrambe del 1594-95) e due composizioni di Annibale Carracci
La sua Susanna e i vecchioni citata anche nelle Vite de' pittori, scultori e architetti moderni pubblicate da biografo Giovanni Pietro Bellori nel 1672, mentre il Paesaggio con la fuga in Egitto influenzò generazioni di paesaggisti italiani e stranieri secenteschi, da Nicolas Poussin a Calude Lorrain e Gaspar Dughet. Il Palazzo Doria Pamphilj, le cui parti più antiche risalgono al 1435, ospita la Galleria di famiglia nei saloni del primo piano.

Info:
Indirizzo: via del Corso, 305, tel. 066797323; doriapamphilj.it
Biglietto: 10,50 € (ridotto 7,50)
Orario: tutti i giorni 10-17

Ara Pacis
Ara Pacis
L'Ara Pacis si compone di due monumenti. Il più recente è la teca trasparente, in vetro, acciaio e travertino, progettata da Richard Meier, celebre architetto americano, per contenere e conservare la stupefacente Ara Pacis, un capolavoro d'epoca romana che risale al 9 a.C.
Inaugurata nel 2006, dopo sette anni di lavoro, la teca di Meier è stata fortemente criticata da alcuni ma, tuttavia, resta uno dei rarissimi esempi di architettura contemporanea nella Città Eterna.
Il travertino usato da Meir proviene dalle stesse cave da cui venne estratto, negli anni Trenta, quello utilizzato per gli edifici dell'adiacente piazza Augusto Imperatore. Lo stesso che l'architetto ha usato anche in uno dei suoi capolavori, il Getty Center di Los Angeles, aperto al pubblico nel 1997. Nessuno mette invece in discussione l'Ara Pacis, l'altare costruito a partire dal 13 a.C., e inaugurato il 9 gennaio del 9 a.C., per commemorare le vittorie riportate dall'imperatore Augusto in Spagna e in Gallia. Il recupero del monumento ebbe inizio ai primi del Cinquecento. Una piccola porzione è raffigurata in un'incisione di Agostino Veneziano che risale al 1536. Ma gli scavi, grazie all'uso di tecniche allora all'avanguardia, si conclusero solo nel 1937, e il monumento fu inaugurato da Benito Mussolini il 23 settembre 1938.



Info:
Indirizzo: lungotevere in Augusta, tel. 060608; arapacis.it
Biglietto: 9 € (ridotto 7 €)
Orario: 9-19. Chiuso il Lunedì

Galleria Nazione di Arte Antica
Palazzo Barberini
Progettato da Carlo Maderno nel 1627 e portato a compimento da Gian Lorenzo Bernini, Palazzo Barberini fu acquistato dallo Stato nel 1949, e ospita una parte della Galleria Nazionale di Arte Antica (l'altra è conservata nel Palazzo Corsini di via della Lungara). 
Nel cantiere lavorò anche Francesco Borromini e a lui è attribuita anche una magnifica scala elicoidale.
La collezione di dipinti esposta nelle sale di Palazzo Barberini è ricchissima. Alcuni sono celebri in tutto il mondo, come il Ritratto di Enrico VIII di Hans Holbein, la Giuditta e Olofrene e il Narciso di Caravaggio, la Madonna in trono col Bambino di Filippo Lippi.
Qui è conservato anche il busto di marmo di Urbano VIII, un papa Barberini, scolpito dal Bernini. La Fornarina di Raffaello è documentata nella collezione Barberini fino al 1642. Dipinta intorno al 1518, raffigura la donna amata dall'artista, Margherita Luti, figlia di un fornaio di Trastevere ed è firmata da Raffaello sul bracciale indossato dalla donna. Ma forse il capolavoro dei capolavori è il Trionfo della Divina Provvidenza, l'illusionistica volta, affrescata da Pietro da Cortona tra il 1632 e il 1639, di un salone che si sviluppa su due piani del palazzo. Le tre api dei Barberini sono colte in volo nel momento in cui si sistemano nell'emblema di famiglia.

Info:
Indirizzo: Palazzo Barberini, via della Quattro Fontane, 13
tel. 064880560; galleriabarberini.beniculturali.it 
Biglietto: 5 € (ridotto: 2,5 €; under 18 e over 65 gratis)
Orario: 8,30-19. Chiuso il Lunedì

Museo Nazionale Etrusco
Villa Giulia
Fiore all'occhiello del Museo Nazionale Etrusco è il Vaso di Eufronio
Trafugato nella necropoli di Cerveteri, era dal 1972 una star del Metropolitan Museum di New York. 
Dopo una lunga contesa, dal gennaio 2008 è tornato in Italia ed è ospitati nel museo sopracitato. 
Fu decorato da Eufronio intorno al 515 a.C. ed è uno dei meglio conservati tra i 27 pervenuti fino a noi. Lasciano letteralmente senza fiato il Sarcofago degli sposi, un monumento funerario in terracotta, a grandezza naturale, del VI secolo a.C., che raffigura un uomo e una donna sdraiati su un triclinio. Sono notevoli anche la Cista Ficoroni, un contenitore da toiletta del 350-330 a.C., e un'urna cineraria a capanna che risale all'VIII secolo a.C. Come per altri musei romani, il palazzo vale da solo la visita. Villa Giulia è stato edificato, per volere di papa Giulio III, tra il 1550 e il 1555. Vi lavorarono architetti come Vignola, Bartolomeo Ammannati e Giorgio Vasari.

Info:
Indirizzo: piazzale di Villa Giulia, 9 tel. 063226571; villagiulia.beniculturali.it 
Biglietto: 8 € (ridotto: 4 €)
Orario: 8,30-19,30. Chiuso il Lunedì

Galleria Nazionale d'Arte Moderna
Galleria Nazionale d'Arte Moderna
L'Arlesiana, come il Giardiniere, sono due capolavori dei sui anni migliori, il 1889 e il 1890, opere che nelle aste sono aggiudicate a decine di milioni di euro. Ma nelle sale dell'edificio, progettato da Cesare Bazzani in occasione dei festeggiamenti per il cinquantenario dell'Unità d'Italia, nel 1911, e sede della Galleria Nazionale d'Arte Moderna dal 1915, sono esposte anche opere di Claude Monet, Paul Cézanne, Piet Mondrian e Jackson Pollock.
Nella collezione dell'Ottocento italiano sono conservate decine dia capolavori di artisti come Giuseppe Pellizza da Volpedo, Francesco Hayez, Giovanni Fattori, Giovanni Boldini e Antonio Canova. C'è anche il bozzetto, alto quattro metri, del monumento a Giordano Bruno di Ettore Ferrari, che si trova al centro di Campo de' Fiori.
Nelle altre sale il visitatore è protagonista di una cavalcata trionfale tra il meglio del Novecento italiano, dalla Metafiscia di Giorgio de Chirico e dal Futurismo di Giacomo Balla, Umberto Boccioni e Gino Severini fino alle stupefacenti invenzioni di Lucio Fontana, Alberto Burri, Pino Pascali e alla Merda d'artista di Piero Manzoni.

Info:
Indirizzo: via delle Belle Arti, 131, tel. 0632298221; gnam.beniculturali.it 
Biglietto: 8 € (ridotto: 4 €; gratis under 18 e over 65)
Orario: 8,30-19,30. Chiuso il Lunedì

Museo Nazionale Romano
Palazzo Massimo
Il Museo Nazionale Romano si estende dal Palazzo Massimo alle Terme e dalle Terme di Diocleziano, entrambi nei pressi della Stazione Termini, alla Crypta Balbi, in zona Piazza Venezia, e alle sale di Palazzo Altemps, in una via adiacente a Piazza Navona.
Qui Gabbriele D'Annunzio sposò Maria Hardouin di Gallese, l'ultima famiglia proprietaria del palazzo prima che, nel 1887, passasse alla Santa Sede e, nel 1982, venisse acquistato dallo Stato.
La disposizione delle opere in Palazzo Altemps mette in piena luce il gusto antiquario della fine del Cinquecento e dell'età barocca, quando le famiglie aristocratiche si sfidavano nella raccolta dei capolavori dell'epoca romana. Nei quattro piani del Palazzo Massimo alle Terme è conservata una delle più importanti collezioni d'arte classica al mondo, con centinaia di sculture, affreschi, mosaici e capolavori di oreficeria. Da non perdere la copia in marmo, del II secolo d.C., del Discobolo di Mirone, un bronzo greco del 455 a.C. andato perduto, l'Afrodite accovacciata, rinvenuta nella villa Adriana di Tivoli, e lo straordinario Sarcofago di Portonaccio, databili al 180 d.C:, tomba riccamente decorata di un generale romano dei tempi di Marco Aurelio. La visita della monumentale esedra, che consentiva l'accesso al Teatro Balbi, è una delle più suggestive per gli appassionati d'antichità. Nella magnifica cornice delle Terme di Diocleziano, riaperte nel 2008, sono esposte tombe, sarcofagi e vasche in marmo e granito

Info:
Indirizzo:
Palazzo Massimo alle Terme, largo di Villa Peretti, 1
Palazzo Altemps, via Sant'Apollinare, 46
Crypta Balbi, via delle Botteghe Oscure, 31
Terme di Diocleziano, via Enrico de Nicola, 79
Biglietto: 7 € valido tre giorni per tutte le quattro sedi del museo (ridotto: 3,50 €; gratis under 18 e over 65)
Orario: 9-19,45. Chiuso il Lunedì

Villa Farnesina
Villa Farnesina
La Villa Farnesina, oggi sede di rappresentanza dell'Accademia dei Lincei, fu edificata all'inizio del Cinquecento per volere di Agostino Chigi, un ricco banchiere di origine senese, è diventò una delle proprietà della famiglia Farnese nel 1579. 
Progettata da Baldassarre Peruzzi, dal 1511 fu decorata con un ciclo di affreschi di Sebastiano del Piombo, autore nella Loggia di Galatea di varie scene tratte dalle Metaformosi di Ovidio. Ma un capolavoro assoluto è la Loggia di Amore e Psiche che, al pianerottolo, fu dipinta da Raffaello, on interventi di Giulio Romano e Giovanni da Udine. 
Per virtù di pennello la loggia è stata trasformata in una pergola, come se la vegetazione del giardino avesse invaso l'interno della villa. Culmine del ciclo di affreschi di Raffaello sono le scene del Convito degli Dei e delle nozze di Amore e Psiche. Come ha s

Info:
Indirizzo: via della Lungara, 230  tel. 0668027268; villafarnesina.it 
Biglietto: 5 € (ridotto: 3 €; scuole 2 €)
Orario: 9-13. Chiuso domenica

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