venerdì 1 maggio 2015

I Borghi più belli d'Italia: Vernazza

Vernazza, definita la perla delle Cinque Terre (Liguria), è il più bel borgo del nostro paese.  Il nome, secondo alcuni, deriverebbe dall'aggettivo letino verna, ossia "del luogo", "indigeno". Quindi il nome del paese sarebbe legato al suo prodotto più celebre, la vernaccia, il vino locale. Secondo altri, invece, deriverebbe dal latino "Vulnetia", che designerebbe una famiglia proprietaria di fondi.
Arrivando dal mare, la prima cosa che si incontra è la piazzetta di Vernazza.
Qui i Romani venivano a caricare le anfore di Vernaccia.  Su questa piazza c´è una chiesa che pare sfidare i flutti del mare.
Dedicata a S. Margherita di Antiochia, è stata costruita nel 1318 in stile gotico-ligure. 
Presenta due particolarità: la torre, a pianta ottagonale e alta 40 m, più che un campanile sembra un minareto (manca solo il muezzin che chiama alla preghiera); e l´ingresso è posto nell'abside anziché nella facciata. 
Chiesa di S. Margherita di Antiochia
L´interno presenta una pianta basilicale a tre navate ed è suggestivo per l´impiego dell´ardesia, la pietra nera locale.
Splendido è il tabernacolo gotico (sec. XV) di autore ignoto, sul lato destro dell´abside. Insieme alla chiesa, incornicia il porticciolo il cilindrico torrione d´avvistamento dell´antico castello Doria che, con il torrione quadrato, è quanto resta delle antiche fortificazioni genovesi in funzione anti-corsara.
Per il resto, Vernazza, oltre alle tipiche case a schiera dei borghi marinari, germogliate l´una dall'altra in funzione difensiva, presenta nella parte alta dell´abitato loggiati, porticati, vicoli stretti e ripidi sormontati da archi collegati con scale che conducono ad altre scale.
Castello Doria
I carruggi illuminati dal sole e le case sembrano quasi bramare l´acqua, sporgersi e tuffarsi dentro di essa.
Dalla piazzetta si diramano sentieri tra i più belli delle Cinque Terre, in particolare quelli che conducono al santuario della Madonna di Reggio, sorto nel sec. XI, con la sua Madonna nera che si vuole portata dai Crociati, e a quello di S. Bernardino, da cui si gode un panorama che spazia dalla Corsica alle Alpi Marittime.
Nel borgo di Corniglia, raggiungibile attraverso un sentiero panoramico, è da vedere la chiesa di S. Pietro (1334) di aspetto gotico-ligure, con fonte battesimale del XII sec. e facciata con rosone in marmo bianco di Carrara. Intorno, vegetazione mediterranea, cielo, mare e la chiara felicità della riviera.

IL PRODOTTO

Da secoli i contadini coltivano vigneti a pergola che danno ottimi vini: i Doc sono il bianco Cinque Terre e lo Schiacchetrà, il passito più famoso d´Italia, di limitatissima produzione. Il territorio produce anche ottimo olio extravergine d´oliva Dop e profumati limoni.

IL PIATTO TIPICO

Le trofie al pesto sono il piatto tipico di Vernazza. Le trofie sono una pasta di farina di frumento (o di castagne) a forma di cavatappi, una via di mezzo tra le pultes (polentine) degli antichi romani e i più compiuti spaghetti. Anche il pesto è condimento antico e solare: basilico, olio purissimo, pinoli, maggiorana, formaggio grattugiato.

DOVE MANGIARE

Gambero Rosso
Gambero Rosso (Piazza Marconi,7, 0187 812265)Famoso per la sua cucina estrosa e creativa, ha rappresentato l’anello di unione fra la tradizione ligure e un sistema più nuovo nel preparare le ricette.
I colori delle sale prendono spunto dai famosi rossi delle vecchie case liguri. I tavoli si riempiono di colore e di fiori. 
Le acciughe provenienti dal pescato locale e le cozze cresciute negli allevamenti del golfo di Spezia, sono i capisaldi degli antipasti.
Il baccalà importato dai mari freddi del nord serve per confezionare una classicissima mosse con patate o le deliziose frittelle con la pastella.
I primi sono in gran parte cucinati con pasta fresca fatta a mano. Spiccano le trofie al pesto, rigorosamente fresco di giornata, cosi come lo sono i filetti di triglia per i famosi paccheri alla Gambero Rosso. Profumatissimi di prezzemolo e di mare sono gli spaghetti ai frutti di mare, un classico intramontabile.
Nei secondi torna di nuovo la fonte del mare locale con tutti i classici pescati: branzini orate rombi ricciole e cosi via.
Le cotture sono le piu disparate: dal mai dimenticato pesce alla isolana, alla più classica delle griglie.
Scampi e pesce sfilettato fanno bella figura nel crudo cosi come le zuppe di pesce di scoglio, con i pomodori degli orti locali.Frutta,tanta e fresca,di stagione,dolci assolutamente e rigorosamente fatti in casa, sono gli elementi perfetti per finire il pasto.
I vini locali, Vermentino ligure su tutti, si sposano perfettamente con le pietanza preparate con cura maniacale.
Trattoria Gianni Franzi
Gianni (tel. 0187.821003): già Trattoria della Stella più di mezzo secolo fa, il locale fu rilevato da Gianni Viacava negli anni '60. Da allora è diventato una tappa d'obbligo per chiunque voglia degustare la cucina tipica di questi luoghi ed un punto di riferimento per gli aficionados.
Il segreto di questa notorietà sta nella preparazione dei piatti (in buona parte a base di pesce) e nella fedeltà alle antiche ricette liguri, che sono rimaste inalterate senza inutili fronzoli innovativi.
Le acciughe ripiene e le acciughe al limone, i ravioli di pesce, il minestrone alla genovese, lo stoccafisso, i muscoli ripieni, il famoso tegame Vernazza, le trofie al pesto e le diverse qualità di pesce alla griglia e al forno, sono i piatti di spicco che propone la cucina di Gianni Franzi.
Negli ultimi anni è stata ampliata la selezione dei vini per una maggiore disponibilità di degustazione.
I tavolini all'aperto, nel centro della piazza davanti al mare, sono disponibili dalla primavera inoltrata alla metà dell'autunno, quando i tramonti accendono di arancio le case di Vernazza.
Belforte (tel. 0187812222): il ristorante Belforte nasce circa 45 anni fa. Da sempre gestito dalle famiglie del luogo è stato rinomato per la sua incredibile posizione prospiciente il mare e per la sua cucina tipica e facile fatta di prodotti locali e delle più famose ricette Liguri.
Ristorante Belforte
Negli anni '70/'80 diventa meta per artisti di teatro così come per conosciuti pittori e cantanti tanto da crearsi la fama di ritrovo quasi obbligatorio per incontri culturali e cene al chiar di luna. Si intrecciano cosi la cultura del mangiare con quella dell'arte per il piacere di chi le gestisce e delle persone che da fuori venivano a frequentare le terrazze della torre di avvistamento Medievale.
Le specialità del Belforte sono essenzialmente a base di pesce.
Negli antipasti la parte da leone la fanno le acciughe: crude, fritte sotto sale, sono soltanto alcune delle variazioni possibili, per poi arrivare a raffinatezze quali ad esempio "Le ripiene fritte" o "Le arrotolate nella foglia di radicchio con ripieno di pomodoro", per poter gustare questo pesce "povero" che povero però non è perlomeno nel gusto.
Le paste sono curate con particolare attenzione e sono forse il fiore all'occhiello del "Menu". Basate essenzialmente su la pasta fresca vengo preparate solo su comanda, partendo ogni volta dalle padelle vuote.
Gli spaghetti alla "Bruno" fatti con i frutti di mare hanno ormai raggiunto la cima nelle preferenze dei frequentatori del Ristorante.
Il riso al curry con gli scampi preparato dalle mani esperte del piccolo cuoco del Bangladesh, non ha rivali, e riempie di entusiasmo i tavoli che raggiunge. Trofie e lasagnette, pesto e scampi si incrociano per la soddisfazione dei palati anche più esigenti.
I secondi riescono a conciliare la freschezza del pesce con la semplicità della cottura. Pesce in crosta di sale, scampi al sale, grigliate miste, incredibili catalane di crostacei, fanno buona compagnia a giganteschi piatti di "crudo". Nella semplicità della sua cucina il Claudio non disdice le zuppe del "pescato piccolo" o i fritti di paranza, il tutto sempre pensato alla semplicità e genuinità.
I dolci sono tanti, ma dove siamo particolarmente fieri è quando vengono allestiti, con scenografie degne dei piu grandi nomi, i vassoi di frutta fresca, che sempre sono il miglior corollario al nostro mangiare.
La lista dei vini è piccola, ma pensata a chi vuol bere i vini locali, o gli ottimi vini siciliani, famosi per accompagnarsi al pesce. Ci sono i bianchi così come i rossi che si armonizzano perfettamente con il gusto del pesce e del pomodoro.
Trattoria da Sandro
Al Castello (tel. 0187.812296): il ristorante sorge sul porto di Vernazza e gode di un panorama mozzafiato La gentilezza e la simpatia dei camerieri lo rendono familiare. Sala interna e grande terrazza esterna a picco sul mare. Menu a base del pescato locale e di piatti di terra tipici della cucina ligure.
Sandro (tel.0187.812223): il ristorante Trattoria Da Sandro è in centro Vernazza, sulla via principale in buona posizione. Locale con sala interna e dehor all'esterno; il personale è gentile e professionale e l'ambiente familiare, semplice, accogliente . Il cibo  è ottimo in questo ristorante. Ogni piatto che esce dalla cucina, dalle verdure, al pesce freschissimo, viene curato nei minimi dettagli. Assolutamente da provare il classico "tegame di Vernazza".
Taverna del Capitano (tel.0187812201): inaugurato nella primavera del 1966, la Taverna del Capitano si trova a Vernazza in Piazza Marconi n. 21, centro vitale del famoso paesino ligure.
La cucina, come si conviene in questi luoghi, è a base di pesce preparato in diversi modi: marinato, al forno, alla griglia, stufato e fritto. Tra le pietanze proposte non mancano le verdure che vengono fatte ripiene al forno. Tra i primi i condimenti vanno dal tipico pesto alla genovese al sugo di muscoli o di crostacei. I dolci sono fatti in casa e tra i vini si può trovare un'ampia scelta di produttori locali. È gradita la prenotazione.

DOVE DORMIRE

Pensione Barbara
Pensione Barbara (tel: 0187812398): é un piccolo semplice albergo di una stella, situato al centro della piazzetta di Vernazza, uno dei posti più suggestivi al mondo. Non ci sono ascensori, portabagagli o suites di lusso, ma solo il comfort della semplicità.
Pensione Sorriso (tel: 0187812224): ubicata nel centro di Vernazza, si raggiunge facilmente passeggiando lungo il corso principale.
L'albergo si affaccia sulle belle variopinte colline terrazzate, sulla vecchia chiesa dei frati (attualmente municipio) e sulla torre. Le camere sono distribuite in due edifici, posti l'uno di fronte all'altro.
Pavì delle Cinque Terre (tel: 0187821157): inserito nel Parco Nazionale delle Cinque terre, in zona collinare, ma a soli 8 km da Monterosso al mare l’Agriturismo Pavì delle 5 Terre è perfetto per trascorrere in totale relax le vostre vacanze.
L'agriturismo, a conduzione familiare, offre un ambiente semplice ed accogliente, che favorisce la socializzazione tra i nostri ospiti. L 'Agriturismo dispone di 4 camere doppie con servizi, luminose e dotate di Tv satellitare; e di un appartamento composto da 2 camere, servizi e cucina, ideale per 4-6 persone.




Nessun commento:

Posta un commento