Balafia (calle San Joan de Labritja) |
Spiagge deserte, strade senza auto, mercatini, locali bio, yoga all'aperto e campi in fiore: è questa l'altra faccia dell'isola spagnola che d'estate si trasforma nella più grande discoteca d'Europa.
La primavera, infatti, è il momento migliore per scoprire l'interno dell'isola in bici, in motorino o a cavallo, attraversando una campagna a dir poco fantastica.
Fermarsi a mangiare carne alla griglia e "aioli" fatto in casa alla Balafia (calle San Joan de Labritja) o, sempre a San Joan, da Vista Alegre, dove sotto Pasqua si mangia il "quintat", una minestra con cinque erbe di campo e aceto (Plaza Espanya 1).
La Paloma |
In aprile si torna a fare yoga all'aperto. Si fa, infatti, meditazione a Las Puerta del Cielo, a Cala Conta, dove al Sunset Ashram (sunsetashram.com) con l'aperitivo si ascolta musica classica.
O si passa il tempo davanti al sasso magico della spiaggia di Benirras, di domenica ritrovo degli hippy che suonano i tamburi, bevendo mojito intorno al fuoco.
Giri Café |
La Paloma (palomaibiza.com) è il miglior ristorante dell'isola: in un angolo da siesta pomeridiana, ha aperto anche un baretto bio, dove mangiare insalate e bere centrifughe a centimetro zero.
Stesso spirito salutista si respira nella piazzetta di San Juan, al Giri Café (cafe.thegiri.com): un giardino tre metri per tre dove fare colazione con muesli fatti in casa, yogurt e miele. A San Juan è bello andarci la domenica mattina, quando tra le bancarelle di saponi, biglietti d'auguri di carta (fatti a mano da una giapponese) e vestiti indiani, artisti di tutto il mondo suonano tribal jazz.
Rincon de Pepe |
A ovest, invece, si va per i tramonti, quando il sole infiamma ogni cosa. Punta Galera fuori stagione è deserta. Senza traffico, capita di mangiare ai migliori chiringuiti senza spendere ore in coda. A El Bigote, a cala Mastella, si arriva ai tavolini dove servono zuppa di pesce alle 2 del pomeriggio.
Sulla spiaggia dei surfisti dell'Auguas Balcas un gruppo di argentini si è guadagnato la fama dei migliori panini con i "boccasillos" di carne direttamente dalla griglia. Fanno concorrenza a quelli di prosciutto iberico del Bar Costa (Placa de l'Esglesia) che si mangiano a Santa Gertrudis.
Vivi's Creamery |
La migliore "tortilla" si trova invece da Rincon de Pepe, a San Antonio, minuscolo locale con una pianta a fare da soffitto (rincondepepe.net). Per il pesce, l'indirizzo più romantico è Es Xarcu, appollaiato sugli scogli di Cala Yondal (esxarcu.com).
Anche la cucina d'autore è ormai declinata in formato "Street food". Ci ha pensato il fenomeno della cucina spagnola, Ferran Adrià che in maggio inaugurerà un format gastronomico insieme con il fondatore del Cirque du Soleil, al Grand Hotel sul porto di Ibiza: la cena ideale, prima di un gelato da Vivi's Creamery, la gelateria aperta dalla moglie del pilota di Formula Uno, Nico Rosberg (calle Maestro Juan Mayans 6) o di un concerto al teatro Pereyra, dove è buona abitudine suonare scalzi (teatropereyra.com).
Atzarò |
Per dormire, si può approfittare della tendenza di Ibiza di convertire le vecchie finche, le cause rurali. Una famiglia svizzera ha ristrutturato a impatto zero Can Martì, con pannelli fotovoltaici,. riciclo d'acqua e prodotti dell'orto (canmarti.com).
Sa d'Italia, invece, Cana Monica, a San Lorenzo, tra 25 mila metri di pini, terrazze coltivate ad agrumi e viti.
Atzarò, una vecchia finca riconvertita nel lusso rurale tra campi di lavanda e rosmarino, di recente ha inaugurato anche un agriturismo (atzaro.com).
Cambiano pelle pure gli hotel. L'esempio migliore è il Me Ibiza (me-by-melia.com) premiato come miglior ristrutturazione d'Europa agli International Hotel Award. Da Aprile, sul rooftop, si mangeranno "gastro tapas" abbinate ai leggendari drink di Alvaro, il barman campione, in Spagna, di cocktail a base di gin. Ma la tendenza dell'estate, è certo, sarà il "sakè". In tutta l'isola i locali si stanno preparando a sostituire le bottiglie di vodka e rum con la bevanda giapponese.
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