sabato 7 marzo 2015

Turismo remoto: gli hotel alla fine del mondo

Saffire Freycinet
Un nuovo business si fa strada nel mondo del turismo. E' il business degli hotel alla fine del mondo. Costruiti in parchi naturali, fra ghiacciai o isole sperdute, con viste mozzafiato e tutti i confort di lusso, questi hotel sono disegnati da architetti famosi.
Saffire Freycinet, per esempio, è una struttura molto esclusiva situata sulla costa orientale della Tasmania all'interno del Freycinet National Park: ecologico, dalle linee contemporanee morbide e sinuose , si mimetizza perfettamente con l'ambiente circostante. Immerso in una foresta di eucalipti accanto alla Great Oyster Bay, ha pareti a vetri che guardano le massicce silhouette delle Hazards Mountains.
Fogo Island Inn, Northeast Coast di Newfoundland
Altro scenario, diversa latitudine, Fogo Island Inn, è un cubo bianco su un promontorio roccioso davanti a Terranova. L'hotel, è stato costruito in collaborazione con gli artigiani del territorio per contribuire alla tutela della comunità. Le suite hanno pareti a vetri che si spalancano sull'orizzonte, il ristorante è a chilometro zero e intorno solo natura.
A Puerto Natales in Patagonia, a tre ore d'auto da Punta Arenas, tra laghi, ghiacciai e fiordi, sorge il Remota Hotel.
L'hotel ha una "plaza", una corte interna, che da trait d'union tra i tre corpi centrali collegati da passerelle di legno: una di queste porte porta verso la sauna e il mare.  Per gli interni semplici, geometrici in legno di lenga, sono stati utilizzati solo rami spezzati, perché, perché qui tutto è all'insegna dell'ecologia, dal riciclo al risparmio energetico.
Remota Hotel
Al largo del Cile, invece, sull'isola di Pasqua, conosciuta anche come Rapa Nui, sorge Posada de Mike Rapu-Explora, un suggestivo Lodge circondato da un'ampia collina dove i cavalli vivono liberi.
Sempre nel Pacifico, precisamente sull'isola privata di Ninamu, nell'arcipelago delle Taumotu nella Polinesia francese, sorge il Ninamu Resort. 
Per costruirlo ci sono voluti due anni e 250 mila dollari. Il Resort è un mix raffinato di materiali naturali trovati sull'isola, come conchiglie, coralli e legno. Si vive scalzi, comodi e felici. 
A soli cinque ore dall'Italia, nella terra del ghiaccio e del fuoco, c'è invece lo Ion Hotel, una struttura avveniristica dal fascino scandi-chic Nesjavellir non lontano da Reykjavík, in Islanda. Si tratta di un rifugio di lusso, dove a farla da padrone è lo scenario nel quale è inserito. Un luogo puro, incantato, in altre parole uno scenario da fiaba.
In Svizzera, invece, c'è Whitepod, una manciata di semisfere geodetiche ultragreen, con interni di lusso riscaldati da stufe a legna.
Un camp resort unico nel suo genere che si raggiunge solo con gli sci e il gatto delle nevi d'inverno o con scarpe da trekking in estate.
 
 

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