mercoledì 4 marzo 2015

Firenze: il Corridoio Vasariano

Il Corridoio Vasariano è un percorso di circa 1 km che collega la Galleria degli Uffizi con Palazzo Pitti. Ad oggi il Corridoio ha perso la sua funzione originaria di passaggio interno trai due edifici ed è un piccolo museo a parte rispetto alla celebre Galleria.
L' ingresso al passaggio si trova al primo piano della Galleria degli Uffizi, dietro ad un portone quasi anonimo. Probabilmente la maggior parte dei visitatori che affollano ogni giorno le sale degli Uffizi ignora del tutto che dietro ad un accesso così anonimo si nasconda invece un grande tesoro.
E' permesso visitare il Corridoio Vasariano solo attraverso visite guidate organizzate da associazioni, agenzie oppure, in alcuni periodi dell' anno, dagli stessi assistenti alla Sopraintendenza del museo. L' idea di entrare in un luogo non accessibile a tutti e quindi in qualche modo privilegiato e quasi misterioso, rende senza dubbio la visita al Corridoio ancora piùemozionante ed affascinante.
Una volta superato il portone di ingresso al Corridoio Vasariano sembra quasi di entrare in un' altra dimensione, tanto l' ambiente, silenzioso e quasi surreale, appare differente rispetto a quello della Galleria.
L' allestimento espositivo di oggi è grossomodo quello studiato nel 1973 dall' allora direttore della Galleria degli Uffizi. Alle pareti del Corridoio sono appesi numerosi dipinti di autori delle scuole e "tendenze" italiane tra XVI e XVII. Conserva inoltre la più completa collezione europea di autoritratti di artisti, da Andrea del Sarto a Chagall a Guttuso, iniziata dal Cardinal Leopoldo de’ Medici nel XVII secolo. Tante altre opere ed autoritratti sono oggi ancora in attesa di trovare una collocazione, per mancanza di spazio.
Poco dopo l'ingresso, l' atmosfera quasi magica del Corridoio si interrompe per alcuni metri, quando ci si trova ad attraversare un tratto che fu gravemente danneggiato da un attentato di stampo mafioso nel 1993. Nella notte tra il 26 ed il 27 Maggio 1993 un' auto carica di esplosivo fu fatta esplodere nei pressi della Torre dei Pulci, tra via Lambertesca e via de' Georgofili e 5 persone persero la vita. Vi furono molti feriti e gravi danni alle abitazioni, così come alla Galleria degli Uffizi ed al Corridoio Vasariano. Nel Corridoio la deflagrazione fece "saltare" alcune tele, causando danni irreparabili alle opere. I quadri sono stati in seguito ricomposti, per quanto possibile, e intenzionalmente ricollocati al loro posto in memoria di quella terribile strage.
Oltrepassato questo tratto del Corridoio, che ricorda una pagina triste, ma senz'altro importante nella memoria di Firenze, la visita prosegue alla scoperta della storia meno recente del  passaggio.
Una delle cose che colpiscono di più del Corridoio Vasariano, oltre alla piacevolezza delle opere che vi sono esposte, è la sua posizione sopraelevata ed assolutamente privilegiata, che consente di attraversare alcuni dei punti più belli del centro storico di Firenze camminando in pratica sulle teste dei fiorentini e dei turisti in strada. In alcuni tratti del Corridoio la sensazione quasi di spiare le persone in strada è ancora maggiore grazie ai piccoli affacci e finestre, che guardano sia sul lato del centro storico sia sul fiume Arno. Doveva in effetti essere questo uno dei fini del Corrodoio agli occhi dei Medici: potersi spostare liberamente dalla loro residenza a Palazzo Vecchio in assoluta discrezione e sicurezza, potendo guardare all' esterno senza esser notati.
Nel punto centrale in cui il Corridoio attraversa il Ponte Vecchio si apre uno dei punti panoramici più belli di tutto il percorso. In questa parte infatti nel 1939 Benito Mussolini fece realizzare delle grandi finestre panoramiche che consentono una splendida vista sull' Arno verso il Ponte di Santa Trinita. Le aperture furono create in occasione di una visita ufficiale di Adolf Hitler, che sembra rimase così colpito da questa vista sul Ponte Vecchio, da ordinare di risparmiarne la distruzione nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Oltrepassato l' Arno si osserva un' ennesima curiosità del Corridoio ovvero l' affaccio sulla Chiesa di Santa Felicita. Ad un tratto sulla destra si apre infatti una grande finestra con grate di ferro ed un balcone affacciati direttamente sull' interno della Chiesa. Da qui i Medici assistevano alla Messa, potendo contare ancora una volta su di una postazione privata e priviligiata, che consentiva loro di non mischiarsi col popolo.
Il percorso museale moderno del Corridoio Vasariano termina a lato della famosa Grotta del Buontalenti, nel giardino di Boboli.
Le visite sono generalmente riservate a gruppi con un numero limitato di persone, per le dimensioni piuttosto ridotte del passaggio.
 
Un po' di storia

Il Corridoio Vasariano fu realizzato dal Vasari nel 1565 su richiesta di Cosimo I de' Medici, in occasione del matrimonio del figlio Francesco I con Giovanna d' Austria. Il passaggio, iniziato nel Marzo del 1565 fu terminato in soli 5 mesi, in tempo per le nozze che furono celebrate il 16 Dicembre dello stesso anno.
Grazie a questo percorso sopraelevato i Medici si garantirono la possibilità di spostarsi liberamente ed in tutta sicurezza tra la loro residenza in Palazzo Pitti e la sede del Governo in Palazzo Vecchio.
Già il progetto originale del Vasari, il Corridoio prevedeva delle piccole finestre ed affacci sulle strade sottostanti il passaggio e sull' Arno. A questo proposito furono tempestivamente spostate dal Ponte Vecchio le botteghe dei macellai, che non offrivano uno spettacolo ed odori certamente piacevoli per i Granduchi e dei loro ospiti. Al loro posto furono collocate le botteghe degli orafi, che ancora oggi caratterizzano il ponte più famoso di Firenze.
Per realizzare il Corridoio, furono letteralmente attraversate alcune delle case torri che si trovavano lungo il percorso. Tutti i proprietari degli edifici dettero il loro consenso all' attraversamento delle loro case, eccetto la famiglia Mannelli, che si oppose fermamente. Il Vasari dovette quindi "aggirare" l'ostacolo deviando il percorso del Corridoio, che passa infatti attorno alla Torre.
Per lo meno per i primi 200 anni il Corridoio Vasariano fu utilizzato esclusivamente come passaggio tra le residenze. Il percorso, per quanto fosse lungo solo circa un km, veniva attraversato probabilmente con una piccola carrozzella, adibita al trasporto di 2 persone. Lungo il passaggio inoltre è immaginabile che vi fossero panchine e sedute per riposare.
Con l' arrivo dei Lorena ed il testamento dell' Elettrice Palatina Anna Maria Luisa de' Medici gli Uffizi divennero un luogo pubblico da privato. Anche il Corridoio pertanto perse la sua funzione di passaggio privato.
Nel corso dei secoli purtroppo sono andati perduti anche alcuni ambienti del Corridoio. In particolare durante la Seconda Guerra Mondiale, a causa dei bombardamenti, il Corridoio ha subito diversi danni. E' andato perduto ad esempio un bel bagno decorato con affreschi ed elementi in marmo. E' stato anche distrutto, ma poi in questo caso ricostruito, il collegamento finale del passaggio con la sponda sinistra dell' Arno.

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